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IL MISULTIN


Una volta gli
agoni erano pesci molto importanti per i pescatori che ne prendevano moltissimi, li vendevano, li mangiavano e li conservavano anche in scatola, facendo il cosiddetto misultin.

Appena pescati i pesci venivano puliti dai pescatori che facevano uscire l'intestino da un foro praticato sotto le branchie.

A riva le donne prendevano il pesce, lo raspavano e, dopo aver pulito il buco da cui erano state tolte le interiora, lo lavavano e lo mettevano nei mastelli con il sale:uno strato di pesce, uno di sale dosato con cura.

I pesci venivano lasciati sotto sale per sette-otto giorni, poi venivano infilati uno vicino all'altro con un ago e un filo di canapa; venivano lavati bene e poi stesi a seccare al sole.

Dopo cinque o sei giorni, quando erano secchi, venivano messi dentro a scatole rotonde di latta.Le scatole venivano chiuse col coperchio e poi pressate sotto un torchio.
Ogni cinque o sei giorni, per circa un mese, bisognava pressarle.Le scatole di misultin venivano poi vendute ed erano molto richieste.
Oggi gli agoni non hanno più l'importanza di una volta perché non sono più commerciabili: la gente, infatti, preferisce pesci più raffinati come il persico e il coregone.

Terzo Circolo Didattico Verbania